Il Rating Ponderato

Le banche concedono credito alle imprese sulla base della loro affidabilità. L’affidabilità di un’impresa può essere sinteticamente definita come la capacità dell’impresa stessa di rimborsare un prestito nei tempi e nei modi prestabiliti. E’ del tutto intuitivo il fatto che maggiore sarà il livello di affidabilità di un’impresa, minore sarà il rischio che questa non sia in grado di restituire puntualmente e integralmente alla Banca le somme che le sono state concesse in prestito. E così, allo stesso modo, minore sarà il livello di affidabilità di un’impresa, maggiore sarà il rischio per la Banca di subire delle perdite in linea capitale sulle somme concesse in prestito alla stessa impresa.

Il processo di valutazione dell’affidabilità di un cliente – effettivo o potenziale – viene condotto dalla Banca mediante l’analisi di una pluralità di dati e di informazioni raccolte attraverso fonti interne ed esterne all’azienda, che vanno dal bilancio ordinario d’esercizio alle evidenze presenti in banche dati (pubbliche o private) alimentate attraverso segnalazioni fornite da istituzioni creditizie e da altri operatori economici.

Questo processo valutativo basato su dati di tipo quantitativo e su informazioni di tipo qualitativo riguardanti l’azienda, si concretizza in un giudizio sintetico espresso dalla Banca sul merito creditizio del soggetto valutato: il rating. Il rating rappresenta dunque una sorta di voto che la Banca assegna – al proprio interno e in autonomia – al cliente in merito alla affidabilità di quest’ultimo, utilizzando parametri e ponderazioni che si differenziano da banca a banca. I rating interni bancari dei principali Istituti di Credito (banche ed altri intermediari finanziari) sono certificati da enti preposti; presentano più classi di affidabilità dell’impresa cliente (di solito da 8 a 20) con rappresentazione degli stessi su scale numeriche (es. 1,2,3,4,5,6, ecc…), alfabetiche (AAA, AA, B+, BB, ecc…) e alfanumeriche (A1, A2, A3, B1, B2, ecc…).

Dal momento che ogni Banca adotta propri criteri sia nella scelta degli elementi informativi che alimentano il processo valutativo sia nella ponderazione degli stessi, fa sì che l’affidabilità di uno stesso Cliente possa essere giudicata in modo differente da Banca a Banca. Non solo. Data la classificazione disomogenea dei rating interni bancari e la conseguente disomogeneità delle scale di rappresentazione sintetica del merito creditizio dei soggetti valutati, molto spesso questi ultimi faticano a comprendere in quale fascia (o macro-classe) di affidabilità vengano collocati dalle proprie banche. Se la Banca A mi attribuisce un rating “4”, la Banca B mi attribuisce un rating “AA” e la Banca C mi attribuisce un rating “A3”, tra le mie banche qual è quella che esprime il giudizio migliore in merito alla mia affidabilità? In quale fascia di merito creditizio si colloca la mia azienda? Sono considerato un cliente poco rischioso, rischioso o molto rischioso?

Da qui nasce l’idea di mettere a disposizione dei vari operatori uno strumento che consenta di comparare in modo omogeneo i diversi rating interni bancari, agevolandone la loro lettura.

Caratteristiche del servizio

Il servizio di rating ponderato, attraverso la riparametrazione dei diversi rating bancari, li compara su una scala omogenea da 1 a 100 dove 1 corrisponde al rating peggiore (default) e 100 a quello migliore. La predetta comparazione ha la sola finalità di aiutare l’azienda a comprendere in quale fascia di rischio si colloca all’interno del sistema bancario che la affida.

Di seguito si rappresenta un’esemplificazione della comparazione dei rating bancari su scala omogenea proposta dal servizio di rating ponderato.

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