Descrizione Progetto

Introduzione

Con il presente studio è stata affrontata una tematica complessa che consente di mettere a fuoco i meccanismi che governano la sostenibilità in un momento storico come questo nel quale, da tante parti in contrasto palese o latente, c’è la viva e vibrante richiesta di creare una piattaforma fondata sulla volontà di adottare comportamenti e decisioni ispirate dalla più ampia e obiettiva comunanza d’intenti. La corsa per garantire esclusivamente adeguati livelli di vitalità delle organizzazioni si è trasformata in una minaccia, depauperando i contesti di riferimento nei quali dovrebbero prosperare i sistemi vitali. In tale situazione, le imprese bancarie del nuovo millennio devono cercare di risolvere problemi nuovi, sconosciuti, o meglio ignorati negli anni scorsi, per affrontare ambiti problematici noti, indagati a fondo in passato, ma che ora hanno assunto nuove forme.
Il dibattito odierno sulla sostenibilità è foriero di grandi riflessioni e ragionamenti che i vecchi studiosi di management hanno appena sfiorato o addirittura ignorato per la seguente riflessione: all’epoca non erano concepiti e percepiti come parte importante dell’esperienza imprenditoriale. Dal punto di vista del vivere quotidiano, è sufficiente fare riferimento alle problematiche che derivano dalle relazioni con la clientela locale, dalla loro flessibilità, dalla loro mutevolezza e dalla loro complessità. Oppure, all’estremo opposto, basta riferirsi alla globalizzazione imperante: si potrebbero citare i molteplici rischi di portata incomputabile, veramente tragica, che derivano dall’intreccio di obiettivi limitati e monolaterali.
Questi non possono essere scandagliati in anticipo o rimangono latenti nel momento della pianificazione delle azioni da realizzare, per il modo in cui tali azioni sono pensate ed espletate. Problemi del genere rappresentano lo sfondo rispetto al quale si evolve il concetto di sostenibilità. Essi sono trattati come contesto esperienziale in cui si forma la prospettiva costruttivista sulla sostenibilità. Il tema investigato attiene alla forma in cui queste problematiche, al di là da come sono percepite rilevanti dal soggetto osservatore (Organo di Governo), lo sono anche dagli stakeholder interni.
L’argomento vero del libro è la stessa prospettiva costruttivista dell’impresa bancaria considerata come sistema vitale, senza aver rimarcato tutti noti ed eterogenei riferimenti al concetto di sostenibilità che comunque trovano fondamento nella definizione di sviluppo sostenibile formulata nell’ambito del Rapporto Brundtland del 1987: Sustainable development is development that meets the needs of the present without compromising the ability of future generations to meet their own needs. In tale accezione, l’uso del termine denota un’estensione non concettuale della sostenibilità, la quale è caratteristica solo dell’azione e non può essere intesa per mezzo di una sua chiara consacrazione metodologica. Ne deriva che la sostenibilità si fonda sempre, così come la scienza per Kuhn, su circostanze concrete piuttosto che su leggi espressamente statuite. Sostenibilità che Elkington6, ha schematizzato nel modello della Triple Bottom Line per evidenziare come le imprese sono sostenibili se perseguono i propri obiettivi integrando fattori economici, di salvaguardia del pianeta e le aspettative degli stakeholder interni ed esterni. Condividendo il pensiero di Siano “la sostenibilità può essere vista come il terreno comune tra gli interessi economici della proprietà e del management e quelli dei restanti stakeholder”.
La fondamentale affermazione del lavoro è la seguente: le precedenti vie percorse dalle imprese bancarie per raggiungere adeguati livelli di vitalità si sono rilevate sovente vicoli ciechi;
in contemporanea si è palesata la contingenza di una comprensione radicalmente nuova dei fenomeni che la caratterizzano.
A ben vedere la sostenibilità dell’impresa bancaria deve essere intesa come un sano dinamismo e non come la ricerca spasmodica di un singolo punto di equilibrio. Queste argomentazioni saranno svolte e vagliate in tutto il lavoro, adottando prospettive differenti.
Tuttavia, deve essere chiaro che questo studio non è da intendersi come un prontuario sulla sostenibilità; né potrebbe esserne consigliato alcuno, considerato che tale tematica è corroborata da poche indicazioni empiriche su come affrontarla nonostante le organizzazioni continuino a viverne sempre di più. È improbabile che la comprensione della sostenibilità dell’impresa bancaria renda la vita più semplice; al massimo, potremmo sperare di renderla un pò più resiliente.
Ciò premesso, nel primo capitolo è stato affrontato il tema della sostenibilità nella prospettiva dell’impresa, sottolineando il contributo interpretativo dell’Approccio Sistemico Vitale e la necessità di rimarcare il distinguo tra impresa vitale e impresa sostenibile.
Nel secondo capitolo è stata evidenziata l’importanza della sostenibilità nell’impresa bancaria e, quindi, la necessità di superare il semplice monitoraggio dell’impatto sociale delle azioni attuate dalla propria catena del valore, sia a livello endogeno sia esogeno, per assumere un atteggiamento
proattivo teso all’emersione di nuovi business model che investono la governance e favoriscono l’adozione efficace di principi, valori e comportamenti basati proprio sulla sostenibilità.
Mentre nel precedente capitolo sono state esposte le direttrici di intervento che la tematica trattata esercita sulle imprese bancarie, nel terzo sono state esplicitate le percezioni, le opinioni e l’interpretazione di pratiche organizzative, da parte dei dipendenti di una banca locale, in merito alla tutela ambientale e allo sviluppo sociale del territorio.
In quel che segue, quindi, è stato affrontato il tema della sostenibilità che è fondamentale nell’odierna società per rendere armoniose, sicure e puntuali le relazioni che intercorrono tra le imprese bancarie e il contesto di riferimento, oltre che per superare finalmente quelle remore e quelle incertezze che ne ostacolano la diffusione e l’applicazione.
Certamente c’è bisogno di ulteriori modifiche legislative, che siano in grado di ampliare gli orizzonti applicativi in campi come quello bancario e che hanno bisogno di essere in tal senso adeguatamente definiti. I risultati saranno tanto più positivi quanto più forte e decisivo sarà l’impegno di tutti gli stati per superare i limiti e le difficoltà nazionali.
L’augurio è che ciò avvenga quanto prima.